TEMPLE GRANDIN

Titolo originale: "Thinking in pictures and other reports from my life with autism"

Pensare in immagini e altre testimonianze della mia vita di autistica

presentazione all’edizione italiana di Cinzia Raffin
prefazione di Oliver Sachs

Dal 1° Capitolo:

< Io penso in immagini. Le parole sono come una seconda lingua per me. Io traduco le parole, sia pronunciate che scritte, in filmati a colori, completi di suono, che scorrono come una videocassetta nella mia mente. Quando qualcuno mi parla, traduco immediatamente le sue parole in immagini. Le persone che pensano su base linguistica spesso trovano difficile capire questo fenomeno, ma nel mio lavoro di progettista di attrezzature per l’industria dell’allevamento, il pensiero visivo è un vantaggio enorme.
Il pensiero visivo mi ha permesso di costruire interi sistemi nella mia immaginazione. Nel corso della mia carriera ho progettato ogni genere di attrezzatura, dai recinti per gestire il bestiame negli allevamenti fino ai sistemi per trattare bovini e suini durante le procedure veterinarie e la macellazione… La mia capacità di pensare visivamente è per me molto preziosa e non vorrei mai perderla. Uno dei più grandi misteri dell’autismo è la straordinaria capacità della maggior parte delle persone autistiche di eccellere nelle abilità visuo-spaziali, fornendo invece prestazioni estremamente scadenti nelle abilità verbali. Quando ero bambina, e poi anche adolescente, credevo che tutti pensassero in immagini. Non avevo idea del fatto che i miei processi di pensiero fossero diversi … >

Temple Grandin ha conseguito un Ph.D. in scienze animali alla University of Illinois; ha progettato un terzo di tutti gli impianti per la gestione del bestiame negli Stati Uniti, e molti anche in altri Paesi. E’ professore di scienze animali alla Colorado State University e tiene continuamente conferenze sull’autismo in tutti gli stati dell’U.S.A.

Dalla Prefazione di O. Sachs:
Temple non tinge di rosa l’autismo, nè minimizza quanto il suo autismo l’abbia esclusa dalla giostra sociale, dai piaceri, dalle gratificazioni e dalla compagnia che per molti di noi possono costituire buona parte di quella che chiamiamo vita>. Tuttavia, ha una consapevolezza forte e positiva del suo essere e del suo valore e di come l’autismo, paradossalmente, possa avere contribuito in questo senso. Durante una conferenza, Temple concluse dicendo < se potessi schioccare le dita e diventare non autistica, non lo farei, perchè non sarei più io. L’autismo è parte di chi sono.>

Grandin inizia ad essere conosciuta dopo che Oliver Sacks la descrive in un suo libro "Antropologist on Mars" (Un antropologo su Marte), il cui titolo è la definizione della stessa Grandin circa il suo modo di "sentire" le persone normodotate.

"Pensare in immagini" è terzo libro di Temple Grandin, dopo Emergence: Labelled autistic e Livestock handling and transport.
Temple Grandin vive a Fort Collins in Colorado.

Sulla vita di Temple Grandin, nel 2010 è stato prodotto un film negli USA, distribuito in Italia nell’ottobre del 2010. < TRAMA: "Temple Grandin" dipinge un quadro sulla perseveranza e la determinazione di una giovane donna, che lotta contro le sfide dell’isolamento causato dall’autismo in un’epoca in cui il disturbo era ancora sconosciuto. Il film è la cronaca della prima diagnosi di Temple; la sua crescita e il suo sviluppo tanto turbolenti durante gli anni della scuola; il supporto costante ricevuto dalla madre, dalla zia e dall’insegnate di scienze; è la rivincita di una donna dotata di sensibilita e comprensione innate per il comportamento degli animali. Mai intimidita dall’insegnamento scolastico, dagli ostacoli sociali e professionali, Grandin trasforma il suo unico talento in uno strumento comportamentale, che ha rivoluzionato l’industria del bestiame e getta le fondamenta della sua straordinaria carriera di autrice, insegnante e pionieristica sostenitrice in difesa dell’autismo e dell’educazione sui disturbi dello spettro dell’autismo. >

VIDEO

Temple Grandin parla di come funziona la sua mente e condivide la sua capacità di "pensare per immagini" che la aiuta a risolvere problemi che non sempre la mente neurotipica è in grado di cogliere. Temple Grandin sostiene che il mondo ha bisogno delle persone che rientrano nello spettro dei disturbi dell’autismo: pensatori visivi, pensatori schematici, pensatori verbali nonché di tutti quei bambini intelligenti che definiamo "geek". Clicca qui per il video QUI (19:44) sottotitoli in italiano

A conversation with Temple Grandin – video QUI (5:58)